Studio Amministrazioni Condominiali
Francesco Ventura
08-01-2025

Via libera alla Manovra: le principali novità 2025 per edilizia, imprese, infrastrutture ed enti locali

Ires premiale, fondi aggiuntivi alle infrastrutture Mit, tagli agli enti locali, rimodulazione al ribasso dei bonus edilizi. Tutte le principali novità negli oltre 800 commi della finanziaria

Dai nuovi bonus ai fondi aggiuntivi per il Ponte di Messina, dallIres premiante al rifinanziamento della Nuova Sabatini, dalla rivalutazione delle aree (resa strutturale) al cuneo fiscale, dai fondi alle infrastrutture alle risorse per gli enti locali. Sono tante le misure contenute negli oltre novità 800 commi del testo finale della manovra, approvata con la fiducia in via definitiva dal Senato il 28 dicembre nel testo - ovviamente immodificabile - che è stato approvato appena lo scorso 20 dicembre. Di seguito le principali misure contenute nella manovra. La rimodulazione dei bonus edilizi Per gli interventi di ristrutturazione edilizia la detrazione per le spese sostenute nel 2025 passa al 50% per labitazione principale e al 36% per le altre abitazioni con un limite di spesa di 96mila euro. Per lecobonus e il sismabonus (incluso Sismabonus acquisti) la detrazione per le spese sostenute nel 2025 passa al 50% per labitazione principale e al 36% per tutti gli altri immobili. Il tetto di spesa è di 96mila euro (senza nessuna distinzione tra abitazione principale e abitazione non principale). La detrazione del Superbonus resta al 65% per il 2025 solo per chi - entro il 15 ottobre 2024 - ha presentato la Cilas e, in caso di lavori condominiali, adottato anche la delibera di approvazione dei lavori agevolati, oppure ha presentato istanza del titolo abilitativo, in caso di demolizione e ricostruzione. Sempre per il Superbonus, viene prevista la possibilità di optare per la ripartizione in 10 anni (anziché in 5) della detrazione spettante relativamente alle spese sostenute nel 2023 (quindi, con aliquota previgente del 110% o del 90%), presentando unistanza irrevocabile entro il termine di presentazione della dichiarazione dei redditi relativa al 2024 (da presentare nel 2025). Confermato il bonus barriere al 75% per tutte le spese sostenute nel 2025. Resta anche il bonus mobili/elettrodomestici al 50% con tetto massimo di 5mila euro. Esclusi da ecobonus e riqualificazione edilizia gli interventi di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con caldaie uniche alimentate a combustibili fossili. Rivalutazione aree La manovra rende strutturale la possibilità di rivalutare partecipazioni e aree edificabili o agricole detenute da soggetti che non esercitano attività commerciale a fronte del pagamento di unimposta sostitutiva dellIrpef del 18% dellintero valore rideterminato. Per i terreni lopzione va manifestata entro il 30 novembre di ogni anno e va perfezionata con una perizia giurata di stima sempre entro il 30 novembre dellanno di opzione e previo pagamento, entro la medesima data, di unimposta sostitutiva del 16% dellintero valore di perizia. Assunzioni, maxi-deduzione Irpef/Ires Prorogata a tutto il triennio 2025-2027 la cosiddetta maxi-deduzione Irpef/Ires a favore delle imprese che assumono nuovi lavoratori dipendenti a tempo indeterminato. La detrazione è pari a una deduzione pari al 120% del costo del personale neoassunto (130% in caso di lavoratori fragili), a condizione che, in ciascuno dei tre anni, si verifichi un aumento occupazionale rispetto allanno precedente. Cuneo Fiscale Ma manovra conferma e rende strutturale il taglio del cuneo fiscale per i redditi medio-bassi che viene esteso anche ai redditi fino a 40mila euro con benefici che il Mef stima riguardi ulteriori 3 milioni di contribuenti. Il taglio del cuneo resta contributivo per i redditi fino a 20mila euro mentre per i redditi tra 20mila e 40mila euro il taglio diventa fiscale, con una detrazione fissa di mille euro fino a 32mila euro, detrazione che diminuisce progressivamente fino ad azzerarsi tra i 32mila e i 40mila euro. Piano casa Italia Novità di rilievo ma ancora tutta da riempire di contenuti e risorse è il Piano nazionale di edilizia residenziale pubblica allo scopo di affrontare il disagio abitativo, sia di chi cerca casa, sia di chi è intrappolato in una casa che fa sempre fatica a mantenere. Lattuazione di questa misura, promossa dal ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, passa per un Dpcm da emanare entro 180 giorni. Si autorizza una spesa di 560 milioni, di cui 150 milioni sul 2028, 180 sul 2029 e 230 sul 2030 (da ripartire con Dm Mit-Mef). Nelle intenzioni dichiarata dal governo, il piano dovrebbe prevedere un coinvolgimento degli operatori privati. Ires premiale per investimenti in alta tecnologia È una novità della manovra. Viene prevista lapplicazione, sul reddito imponibile 2025, di unaliquota ridotta Ires del 20% - cioè ridotta di quattro punti - per le imprese che reinvestono gli utili in beni strumentali innovativi, al ricorrere delle seguenti condizioni: accantonamento a riserva di almeno l80% degli utili risultanti dal bilancio al 31 dicembre 2024; effettuazione, dal 1° gennaio 2025 e sino al termine di presentazione della dichiarazione dei redditi relativa al 2025 (30 settembre 2026 per i soggetti con periodo dimposta coincidente con lanno solare), di investimenti in beni strumentali nuovi da Transizione 4.0 e 5.0, per un importo non inferiore al 30% dellutile 2024 accantonato alla riserva di cui sopra e, comunque, non inferiore al 24%o degli utili dellesercizio 2023.In ogni caso gli investimenti non devono essere inferiori a 20.000 euro; mantenimento, nel periodo di imposta 2025, delle unità lavorative presenti in media nel triennio 2022-2024; effettuazione, nel periodo dimposta 2025, di nuove assunzioni di lavoratori a tempo indeterminato pari almeno all1% del numero dei lavoratori mediamente occupato nel 2024 (in ogni caso ci deve essere almeno una assunzione di un lavoratore a tempo indeterminato nel 2025); mancato ricorso, nel 2024 o nel 2025, alla Cassa integrazione guadagni ad eccezione di quelle dovute a situazioni aziendali dovute a eventi transitori e non imputabili allimpresa o ai dipendenti, incluse le intemperie stagionali. Viene prevista la decadenza in caso di distribuzione degli utili accantonati a riserva entro il secondo esercizio successivo al 2024 (2026) e nel caso in cui i beni oggetto di investimento, entro i 5 anni successivi, vengano ceduti a terzi o destinati stabilmente a strutture produttive localizzate allestero anche se appartenenti alla stessa impresa agevolata. Lattuazione richiede un decreto Mef. Comuni/1. Taglio di 1,35 miliardi a contributi parte corrente La manovra 2025 ha previsto una riduzione di 1,35 miliardi alla parte corrente nel periodo 2025-29. Se si considerano anche i tagli della manovra dello scorso anno, per oltre 739,6 milioni, si ottiene una riduzione complessiva di 2,09 miliardi circa, sempre tra il 2025 e il 2029. Lo ha calcolato lAnci, precisando che il taglio previsto ha la forma di accantonamento di parte corrente non spendibile, che potrà essere utilizzato lanno successivo per il finanziamento di investimenti o - in caso di disavanzo dovrà essere destinato al maggior ripiano. In compenso i comuni incassano il contributo di 100 milioni di parte corrente a sostegno delle spese per laffidamento per sentenza di minori e famiglie in condizioni di fragilità, nel triennio 2025-27. Per la gestione del trasporto pubblico gli enti locali incassano anche un incremento di 120 milioni allapposito Fondo. Comuni/2. Investimenti, 3,2 miliardi in meno nel periodo 2025-29 Tagli consistenti anche agli investimenti dei comuni, per un totale di quasi 3,2 miliardi di euro (esattamente 3.194,88 milioni di euro) nel periodo 2025-2029, di cui 350,4 milioni sul 2025. Aggiungendo le previsioni per gli anni 2030-2037 si arriva a 8,218 miliardi di euro. Risultano in particolare azzerate - spiega lAnci - le linee di contribuzione rivolte ai Comuni fino a 1.000 ab. (art.30, co. 14-bis, dl 34/2019), lobbligo di finanziamento da parte delle Regioni (co. 134, l. 145/2018, i progetti per la qualità dellabitare (Pinqua) e le piccole opere per gli anni successivi al Pnrr, il fondo di supporto agli enti sciolti per infiltrazioni mafiose e il fondo a sostegno della progettazione gestito dal Mit. Per Città metropolitane e Province la finanziaria dispone inoltre una riduzione di 295 milioni per la rete viaria nel periodo 2025-29 e di circa 1,1 miliardi tra il 2030 e il 2036. Comuni/3. Incrementato il Fondo Infrastrutture La manovra concede un incremento alla dotazione del Fondo per assicurare il finanziamento di interventi urgenti di riqualificazione, ristrutturazione, ammodernamento e ampliamento di strutture e infrastrutture pubbliche, finalizzati al riequilibrio socio-economico e allo sviluppo dei territori, previsto nelle legge di bilancio per il 2024, portandola a 17,5 milioni di euro per lanno 2024 e di 17,5 milioni di euro annui per ciascuno degli anni 2025 e 2026. Comuni/4. Progetti opere idrauliche La manovra rifinanzia con un milione di euro allanno nel periodo 2025-2026 e per 2 milioni di euro per il 2027 il Fondo per il finanziamento della progettazione degli interventi di rimessa in efficienza delle opere idrauliche e di recupero e miglioramento della funzionalità idraulica dei reticoli idrografici. Ispettorato del lavoro, altre 250 assunzioni (a fine 2025) LIspettorato nazionale del lavoro viene autorizzato ad assumere fino a 250 unità di personale da inquadrare nellarea funzionari, famiglia professionale ispettore di vigilanza tecnica salute e sicurezza, del contratto collettivo nazionale del comparto Funzioni centrali (lavoro subordinato a tempo indeterminato). Le assunzioni, tuttavia, informa la relazione tecnica del governo, avverranno non prima del 1° ottobre 2025, in considerazione dei necessari tempi tecnici di conclusione delle procedure concorsuali da avviare nel corso dellanno 2025. Rifinanziata la Nuova Sabatini La misura per sostenere gli investimenti produttivi delle Pmi incassa 400 milioni di euro per il 2025, 100 milioni per il 2026 e 400 milioni per ciascuno anno del triennio 2027-2029. Ricarica Giubileo e Lagona Venezia Per il Giubileo viene autorizzata una la spesa 88 milioni di euro per il 2025 per coprire oneri legati alla organizzazione degli eventi e ai maggiori costi rispetto al preventivato. Per i costi delle opere è stato concesso un finanziamento aggiuntivo di 7 milioni sul 2025. Venezia ottiene 5 milioni di euro allanno dal 2025 in poi per la salvaguardia della Laguna. Fondi REPowerUe per ledilizia pubblica La manovra apre alla possibilità di utilizzare 1,381 miliardi di fondi REPowerUe per lefficientamento degli alloggi residenziali pubblici gestiti da ex Iacp, aziende casa e comuni. La norma assegna al Gse il ruolo di gestore e alla Sace il ruolo di garante sugli investimenti dei privati selezionati per attuare gli interventi. Lo schema indicato nella legge di bilancio dovrà essere ulteriormente dettagliato e messo a punto dal governo attraverso vari provvedimenti attuativi. Le risorse, precisamente, arrivano dalla misura Pnrr M7- Investimento 17 Strumento finanziario per lefficientamento delledilizia residenziale pubblica (ERP). A fronte dellentità delle risorse individuata in modo abbastanza preciso, i tecnici del servizio Bilancio del Senato, ritengono necessario che siano fornite maggiori informazioni non solo circa lentità delle risorse presenti sulla Misura Pnrr M7 - Investimento 17 ma anche quelle già oggetto di destinazione vincolata e quelle libere da qualsiasi impegno giuridicamente vincolante e destinabili alle finalità previste dalla presente disposizione. Inoltre - aggiungono i tecnici - andrebbe confermato che lutilizzo delle predette risorse sia in linea con quanto già scontato sui saldi di finanza pubblica a legislazione vigente. Fondo Infrastrutture Viene incrementato di 10 milioni lanno per il biennio 2025-2026 il Fondo per il finanziamento di interventi urgenti di riqualificazione, ristrutturazione, ammodernamento e ampliamento di strutture e infrastrutture pubbliche (ex articolo 1, comma 302 della Finanziaria 2024). Anche in questo caso, i tecnici dellufficio Bilancio suggeriscono che andrebbero fornite rassicurazioni circa la disponibilità delle risorse presenti sullautorizzazione di spesa di cui allarticolo 1, comma 1076, della legge n. 205 del 2017, libere da qualsiasi impegno giuridicamente vincolante e lassenza di qualsiasi pregiudizio nei confronti delle altre finalità previste a legislazione vigente a valere sulle medesime risorse. Ponte sullo Stretto e Jonica Il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina - attraverso una rimodulazione dei fondi Fsc e dei fondi assegnati allopera a legislazione vigente - ottiene un incremento di 1,532 miliardi di euro, arrivando a un totale di 13,162 miliardi di euro (a fronte di un costo di 13,5 miliardi secondo la stima contenuta nel Def 2023). Per le opere connesse al Ponte è autorizzata una spesa di 500 milioni di euro (90 milioni per lanno 2027, 180 milioni per il 2028, 160 milioni per il 2029 e 70 milioni per il 2030). Analogamente (cioè sempre rimodulando Fsc e finanziamenti a legislazione vigente) vengono trovati 270 milioni in più per ladeguamento della statale Jonica, relativamente ad alcuni lotti funzionali che hanno avuto un incremento di costi legati ad adeguamenti progettuali, recepimento di prescrizioni e richieste presentate nelle conferenze di servizi. Altre infrastrutture Dalla rimodulazione delle risorse appostate sul capitolo di spesa 7122 del Mef vengono ricavate coperture per i maggiori oneri dei seguenti capitoli e/o opere pubbliche: interventi ferroviari del Pnrr di competenza Mit per 1,096 miliardi; Diga di Campolattaro, per un importo complessivo di 36 milioni di euro; rifinanziamento di 300 milioni del Fondo per la prosecuzione delle opere pubbliche; finanziamento di 708 milioni degli interventi previsti dal cosiddetto Pniissi (Piano nazionale di interventi infrastrutturali e per la sicurezza nel settore idrico); finanziamento delle iniziative del Piano Casa Italia, per 560 milioni di euro (si veda capitolo dedicato, più sopra). Vengono inoltre previste le seguenti autorizzazioni di spesa: 1.158 milioni di euro per il contratto di programma Rfi parte investimenti; un miliardo di euro per il finanziamento della Torino-Lione (sezione internazionale); 1,334 milioni di euro per contratto di programma Rfi parte servizi; 2,022 miliardi per il contratto di programma Anas.